Arriviamo a Lima con il volo alle 6.00 di mattina. Poiché il tour “Perù del Nord” parte il giorno successivo il problema è cosa fare dopo un po’ di necessario riposo.
Visto che non è la prima volta nella metropoli sudamericana, scorriamo i siti internet che propongono escursioni brevi nella capitale, alla ricerca di qualcosa di non troppo ordinario. Niente di meglio che un corso di cucina peruviana con degustazione dei piatti cucinati.
Veniamo prelevati in hotel e la guida ci porta subito in centro: il primo passo è fare acquisti in un colorito mercato con la lista fornita dallo chef: verdura, carne, pesce e una quantità incredibile di frutta tropicale locale.
Quanti tipi di patate e mais di colori brillanti si vedono sui banchi del mercato… La guida ci spiega che in Perù ci sono almeno 3250 specie di patate e più di 50 tipi di mais diversi!!!
Durante il tragitto la guida ci informa che una parte dei proventi del corso di cucina saranno destinati a varie ONG che lavorano su progetti sul territorio, in aiuto a situazioni di necessità della popolazione locale. Ci ritroviamo infine in una cucina attrezzata; ci vengono distribuiti grembiuli e cappelli e assegnati i vari compiti.
Davanti a tagliere e coltelli noi due italiani e due buongustai americani di Atlanta eseguiamo fedelmente le direttive dello chef, che cerca di spiegarsi in un inglese molto spagnoleggiante infarcito di termini culinari francesi e italiani.
La tavola è elegantemente apparecchiata con calici di chicha (bevanda elaborata a partire da una varietà di mais di colore viola scuro, maiz morado in spagnolo, che si coltiva intensamente nella Cordigliera delle Ande).
C’è anche il risultato finale del lavoro di équipe:
Ovviamente dulcis in fundo degustazione dei manicaretti peruviani.