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  Glossario 
            dei termini 
          usati nei bollettini  nivometeorologici La scala europea
    del pericolo da valanghe è destinata ai frequentatori della montagna
    al di fuori delle zone controllate ed agli operatori nell’ambiente innevato.  DEFINIZIONI
    E BASI CONCETTUALI DELLA SCALA
      Nel corso del 
          6° incontro internazionale del Gruppo di lavoro dei Servizi di Previsione 
          Valanghe tenutosi in Baviera nell’aprile 1993, è stato raggiunto 
          un accordo fra i vari paesi su una scala di pericolo unificata. La discussione 
          alla quale hanno partecipato i rappresentanti di Austria, Francia, Germania, 
          Italia, Spagna e Svizzera, ha portato alla definizione di un testo comune 
          che riguarda le seguenti sezioni:
 GRADO DI PERICOLO
 STABILITA’
          DEL MANTO NEVOSO
 PROBABILITÀ’ 
          DI DISTACCO DI VALANGHE
 GRADAZIONE
          DEL PERICOLO
 La scala si
          compone di 5 gradi di pericolo crescente, individuati con indici numerici
          da 1 a 5:
 1 DEBOLE
 2 MODERATO
 3 MARCATO
 4 FORTE
 5 MOLTO FORTE
 Il termine
  "estremo" può essere utilizzato nei bollettini per indicare situazioni
          valanghive eccezionali. E’ da sottolineare che la scala non è lineare,
          in quanto il grado mediano ( 3 marcato ) non rappresenta un pericolo medio,
        bensì un pericolo superiore.
 STABILITÀ DEL MANTO NEVOSO         Dal punto di vista 
      fisico non è corretto utilizzare una scala della stabilità, 
      in quanto non è possibile individuare situazioni intermedie tra 
      un pendio nevoso stabile e uno instabile. Nella scala di pericolo unificata 
      viene pertanto utilizzata una scala del consolidamento del manto nevoso, 
      con le seguenti definizioni:
 BEN CONSOLIDATO
 MODERATAMENTE 
      CONSOLIDATO
 DA MODERATAMENTE 
      A DEBOLMENTE CONSOLIDATO
 DEBOLMENTE CONSOLIDATO
 Solamente per 
      i gradi di pericolo 1 e 5 vengono utilizzate rispettivamente le definizioni 
      "manto nevoso stabile" e "manto nevoso instabile". Poiché il pericolo 
      da valanghe non è presente in modo uniforme su tutto il territorio, 
      la scala utilizza il concetto di pendii ripidi (con inclinazione pari 
      o superiore a 30 gradi) per localizzare il pericolo secondo i seguenti 
      criteri di estensione: pochissimi, alcuni, molti, maggior parte dei pendii 
      ripidi.
 PROBABILITÀ DI DISTACCO DI VALANGHE   Per ogni grado
      di pericolo una prima fase indica l’entità del sovraccarico necessario
      per provocare distacchi; una seconda frase descrive la situazione nei riguardi
      dei distacchi spontanei previsti (con riferimento al numero ed alle dimensioni
      delle valanghe). Il tipo di sovraccarico viene così definito:
 DEBOLE (singolo
      sciatore, escursionista senza sci)
 FORTE (gruppo
      compatto di sciatori, mezzo battipista, uso di esplosivo)
 COLORI
    DI RIFERIMENTO 
  Ciascun grado
    di pericolo è contraddistinto da un colore: i colori, scelti secondo
    una scala semaforica, sono:
 1 VERDE
 2 GIALLO
 3 ARANCIONE
 4 ROSSO
 5 ROSSO A SCACCHI
    NERI*
 * così
    come sostituito in conformità agli accordi presi a Trento nel 10°
    incontro internazionale dei Servizi di    previsione delle
    valanghe
 TEMPI
    DI ATTUAZIONE 
  Nei bollettini 
      nivometeorologici la scala europea è stata adottata, ad iniziare 
      dalla stagione invernale 1993/94, in tutti i paesi dell’Arco Alpino ed 
      in Spagna.
 DEFINIZIONI 
    IMPORTANTI PER UN CORRETTO USO DELLA SCALA PICCOLE VALANGHE: si ferma su un pendio ripido (con inclinazione maggiore di 30°). Può 
        sepellire, ferire o uccidere una persona;
 MEDIE VALANGHE: su un pendio ripido (più di 30°) raggiunge il fondo del pendio. 
        Può sepellire e distruggere un'automobile, danneggiare un camion, 
        distruggere una piccola casa o piegare o piegare alcuni alberi.
 GRANDI VALANGHE: 
        percorre i terreni a ridotta inclinazione (nettamente 
        inferiori a 30°) per una distanza superiore a 50me può raggiungere 
        il fondovalle. Può seppellire e distruggere il vagone di un treno, 
        un automezzo di grandi dimensioni, vari edifici o una parte di un bosco.
 PENDII POCO RIPIDI: 
        con inclinazione inferiore a 30°.
 PENDII RIPIDI: con inclinazione da 30° a 35°.
 PENDII MOLTO RIPIDI:  con 
          inclinazione da 35° a 40°.
 PENDII ESTREMAMENTE 
        RIPIDI: con inclinazione maggiore di 40°.
 SOVRACCARICO 
        DEBOLE: snowboarder che effettua curve dolci, sciatore 
        o snowboarder che non cade, gruppo che rispetta le distanze di sicurezza 
        (minimo 10 metri), escursionista con racchette da neve.
 SOVRACCARICO FORTE: due o più sciatori o snowboarder 
        che non rispettano le distanze di sicurezza, mezzo battipista, esplosione,
 escursionista a piedi.
 
 Una sezione "CONSEGUENZE 
        E MISURE", per l’informazione e l’allertamento degli Enti e delle Amministrazioni 
        preposte alla salvaguardia della pubblica incolumità, non è 
        stata definita a livello internazionale, per la diversa situazione giuridica 
        esistente nei diversi paesi. Le indicazioni per scialpinisti, escursionisti 
        e sciatori fuori pista sono state concordate tra Italia ed Austria.
 
 dal sito: www.aineva.it |